LA SCOPA NELL'ANTICHITà
La scopa in antichità veniva vista come lo strumento che utilizzavano le streghe per spostarsi da un luogo ad un altro, mentre gli uomini usavano i forconi nei pagliai.
Ci sono dei motivi però che hanno spinto a pensare che la scopa e la strega fossero connesse; uno di questi è che negli antichi riti propiziatori per la fertilità venivano cavalcati forconi, pali o scope per imitare l'accoppiamento dei cavalli o degli animali, per augurare prosperità, ma secondo la superstizione le streghe avendo paura dei cavalli cavalcavano scope.
Mentre il secondo motivo, è che in alcuni villaggi erano soliti mettere una scopa fuori casa per indicare che in quella casa non c'era una donna, le streghe per paura di essere scoperte rubavano le scope e le usavano per spostarsi.
Molti non sanno però come funzionava realmente la scopa, ciò che faceva veramente liberare in aria la scopa non era la scopa stessa che era magica, ma un unguento magico che preparavano le streghe, ci si bagnavano loro ed ungevano anche la scopa, in modo da poter volare.
Spesso le streghe cavalcavano la scopa anche al contrario, in modo da posizionare sopra la spazzola una candela o una lanterna per illuminare la via.
COME è FATTA?
La scopa viene costruita con rami di betulla, quercia, o qualsiasi altro albero molto resistente, mentre la spazzola viene costruita con paglia, o erbe come erica o ginestra.
LA SCOPA NELLA STREGONERIA MODERNA
Nella stregoneria moderna, la scopa non funge a nulla di tutto ciò. Serve a purificare l'area sacra, per ripulire dalle energie negative, non per pulire a terra, infatti il solo gesto è quello di tenerla alzata dal pavimento e spazzare, proprio per simboleggiare l'eliminazione di aria ed energia impura.
Secondo alcune usanze la scopa se usata per spazzare o tenuta in casa serve ad allontanare spiriti maligni o folletti, mentre se usata in aria serve a scacciare il brutto tempo.
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